Segni di risveglio collettivo?

Piccola uscita sul blog, visto che come d’abitudine “lo scarparo” e cioè il sottoscritto che per mestiere scrive, “ha le scarpe rotte” e non trova mai il tempo di dedicare qualche minuto al suo blog personale.

Parlando e analizzando dati online e dal vivo, incontrando in particolare un’enorme quantità di persone, ciascuna con la propria storia personale, peraltro non sempre facile, mi sono fatto in queste settimane un’opinione legata al quadro complessivo della politica, sia locale sia soprattutto nazionale.

L’impressione, ribadisco ancora una volta puramente personale, è che la “luna di miele” sia finita e che pian piano, al netto dei soliti tifosi acritici, appaiano evidenti i segni di un risveglio collettivo.
Sembra dunque che le persone si stiano finalmente rendendo conto di una verità indiscutibile e cioè che fare l’opposizione urlante è bello e facile, ma governare è decisamente tutta un’altra cosa!

Mal di pancia, delusioni, giustificazioni sempre più tirate, facce sempre più scure: tra i “fan” del cambiamento evidentemente qualcosa sembra essersi rotto, colpa della macchina della propaganda che si è scontrata con il duro muro della realtà.

D’altronde, era inevitabile. Le promesse elettorali si chiamano appunto promesse e servono a vincere le elezioni. Al prossimo giro, all’attuale opposizione basterà elencare i fallimenti della maggioranza, veri o presunti, e tutto continuerà come prima.

Alternanza democratica, la chiamano.