A te

A te, che appena vedi qualcuno che la pensa diversamente da te, ti viene l’orticaria a prescindere.

A te, che ti senti coraggioso e furbo dietro lo schermo di un dispositivo e quindi ti diverti a scrivere le peggiori cose.

A te, che ti senti autorizzato ad emettere sentenze rapide e definitive già dal titolo di un post.

A te, che “non sono razzista, ma…”

A te, che “con tutto il rispetto per la signora Segre, ma…”

A te, che ti piace commentare le foto dall’alto del tuo eccezionale senso estetico: “sei un cesso, sparati, schifosa, balena, frocio, merda”.

A te, che ti arrabbi e vomiti odio contro una ragazzina soltanto perché ti chiede di inquinare di meno.

A te, che se vedi migliaia di ragazzi scendere in piazza per protestare pacificamente, pensi subito “si vede che non c’hanno un cazzo da fare!”

A te, che ti senti realizzato sminuendo ogni iniziativa lontana dalle tue verità assolute.

A te, che se condividi una bufala e ti viene fatto notare, “va beh, è il concetto che conta!”

A te, che “dovremmo aiutarli a casa loro”, poi se qualche cooperante viene rapito perché li sta davvero aiutando a casa loro, “peggio per lui, se l’è cercata!”

A te, che se affonda un barcone “peggio per loro, si potevano prendere l’aereo!”

A te, che se muore un bimbo di un colore che non ti piace, “uno in meno, cibo per i pesci”

A te, semplicemente, un sentito e cordiale, ma davvero di cuore, VAFFANCULO.