Il sito, l’identità, l’essenza di Giovanni Polito

Ci siamo: la mia creatura, il mio sito personale, sta prendendo finalmente vita.

La questione è semplice: nel mondo dominato dalla comunicazione social, diventa sempre più fondamentale creare e poi curare il proprio sito web personale.

Guardate che non è un paradosso quello che scrivo: usando una metafora (e ne troverete tante, sparse nelle varie sezioni), nel mare in tempesta delle informazioni convulse che transitano sui social media, il proprio sito personale rappresenta una sorta di isola sicura, un porto franco nel quale rifugiarsi e ospitare, perché no, anche qualcuno dei milioni di naufraghi intontiti dai flussi mediatici incessanti.

La durata media dell’interesse di un contenuto condiviso su Facebook è, stando ad alcune ricerche indipendenti, circa 15 ore, contro le poco più di 4 di Twitter e le circa 22 di Instagram. Questo significa che in meno di un giorno (se va bene) qualunque vostro segno di esistenza social perde radicalmente di valore, venendo soppiantato nello stream dei vostri amici da un video di gattini o da gente che si incendia i peti.

Diventa quindi necessario conservare in un luogo virtuale i contenuti che per voi meritano di un’attenzione maggiore e di una vetrina sempre valida, uno spazio web dove raccontare e raccontarvi, professionalmente o anche privatamente, ad esempio mettendo a nudo i vostri sentimenti tramite un blog a tema.

I social si trasformano in questo caso in semplici strumenti, mezzi di divulgazione di contenuti creati da voi e che nessuno può permettersi di scalzare con gattini o peti, perché restano sul sito finché glieli lasciate voi.

A partire da oggi dunque qui, su www.giovannipolito.it, partiranno spunti di riflessione, racconti di esperienze e passioni vissute che avrò il piacere di condividere con chi vorrà concedermi qualche minuto del suo tempo.

Il sito, ancora in fase di completamento, è formato da due sezioni di cui una parte prettamente “istituzionale”, dove si può consultare la mia esperienza professionale, a sua volta divisa in cinque macroaree e dalla quale è possibile poi partire per eventuali richieste di consulenze e/o incarichi; la seconda parte è invece questa legata al classico blog, lo strumento dinamico con il quale cercheremo di instaurare un dialogo alla pari, con spunti e interventi legati alle mie passioni o all’argomento del giorno.

Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione che mi dedicherete: spero onestamente di meritarmela, quanto meno più dei gattini e dei peti!